Il mio ricordo più vecchio risale a una lunga vacanza trascorsa a Sorrento, è l’unico di quando avevo tre anni (e 3 anni pare essere un’età plausibile per i primi ricordi): non è rimasta traccia nella mia memoria del mare, dei giochi o dei colori, ma della pasta al pomodoro che mi cucinavano Nini e Rosi nella casa in cui eravamo ospiti, sì. La pasta al pomodoro, dico, eh! Il cibo di conforto per eccellenza di quando ero bambina, che mi faceva sentire a casa, ma era più buono di quello di casa. E mi sono accorta che sono così ancora adesso. Allora, per ricordarmi i nomi delle vie o dei luoghi che custodiscono opere d’arte o tesori naturali li associo a qualche mio cibo o bevanda preferiti disponibili in prossimità.
C’è chi in una città si orienta con i punti cardinali, chi con il sole, le stelle o il muschio, io mi oriento con il cibo. Sì, il mio scarso senso di orientamento viene compensato con esuberanza dal senso dell’appetito, altrimenti detto oressia, che solo raramente mi viene a mancare, e dalla curiosità, che non mi manca mai. E in un attimo ecco fissata nella mia testa la mappa di una nuova città.
Siccome penso che quel che si mangia o si beve faccia molto testo nel quadernetto dei ricordi che ci si porta a casa da ogni luogo, Como ve la racconto partendo da qui. Lascio per il momento a voi che ci andrete lo spazio e i margini di esplorazione per approfondire o scoprire le attrazioni culturali e naturalistiche, di cui farò solo cenno in questo post e su cui mi concentrerò nelle prossime puntate.
Ci sono una miriade di bar e ristoranti a Como, solo alcuni offrono una qualità decisamente superiore allo standard turistico, tanti si fermano a quel livello e altri vanno sotto. Io mi soffermo su quelli che, per passione personale, rispetto per i clienti e perché si sforzano di mettersi nei loro panni, quel livello lo superano e sanno calibrare il prezzo con la qualità offerta, con onestà, anche se sono in una città molto turistica. E riferisco in positivo solo di quelli che ho provato, quindi ce ne saranno sicuramente altri che io non conosco.
Ora che le temperature sono gradevoli, Jennifer Aniston e Adam Sandler hanno terminato le riprese del film per Netflix, Alessandro Borghese ha decretato il miglior ristorante di pesce di lago ribaltando la classifica e George Clooney e Amal Alamuddin avranno quasi imparato a parlare il dialetto laghée, vi consiglio di visitare la città con la leggerezza di chi è in vacanza.
La zona di Como in cui preferisco girovagare col naso all’insù, in tutte le stagioni, è quella che conserva ancora parte del fascino medievale. Se si presta attenzione, non è raro, mentre si cammina, che lo sguardo si posi su evocativi stralci di archi acuti, pezzi di muri antichi e mattoni incastonati negli edifici o piccoli gioielli nascosti che si intravedono nei cortili delle case. In parte di quest’area fino al 1938 è sopravvissuto il quartiere della Cortesella. Anche nelle giornate più calde nei suoi vicoli stretti si sta bene. Qui ho scovato diversi locali interessanti, piacevoli e accoglienti.
Sono spesso in biblioteca e per una colazione o una merenda il mio posto preferito in assoluto è l’Instant Coffee. Qui trovo strepitosi i centrifugati e gli estratti di frutta e verdura, e meno male che non amo molto i dolci altrimenti sarei rovinata. *I: ♥ B: ♠
Se siete in centro per pranzo consiglio la storica Osteria del Gallo al n° 16 della storicissima Via Vitani. Questo locale offre genuinità, cucina casalinga e atmosfera conviviale, c’è tutto quello che mi immagino quando penso a una trattoria. Pasta fatta in casa, secondi gustosi e verdure saporite anche se cucinate in modo semplice. Se ci abitassi vicino farei l’abbonamento. I: ♥
Per una cenetta veloce è molto piacevole il Natta Café. I: ♦ B: ♠
Per ricredersi sull’incompatibilità tra sano e buono, anzi buonissimo, per un pranzo veloce (ma il loro veloce è lontanissimo dal fast-food, eh), ogni giorno sono presenti in menù due piatti vegani, o per merenda, consiglio Le golose imperfezioni. Riprenderanno a ottobre ad essere aperti per cena il sabato. Anche solo per assaggiare il loro pane e gli altri prodotti da forno dolci e salati arrivate fino a qui! Nasce come panificio con piccola cucina, utilizza materie prime biologiche di qualità eccellente. I: ♦ B: ♥
Per bere un ottimo caffè a me piace andare al Caffè&Caffè che, tra l’altro, si trova in una graziosissima piazzetta. I: ♥
Se vi viene improvvisamente voglia di gelato, la Gelateria Cavour sarà sicuramente in grado di soddisfarla. Le creme sono ricche e golose e i gusti frutta senza latte sono leggeri e dissetanti. Non fatevi ingannare dal pregiudizio che può nascere per la sua posizione, si trova infatti proprio nel punto di passaggio tra la città e il suo lago, nella turisticissima Piazza Camillo Benso Conte di Cavour al n° 31, ma offre un prodotto di ottima qualità! E questo me la fa apprezzare ancora di più. I: ♥
E poi per i più temerari che decidono di avventurarsi fuori dalle mura cittadine alcune chicche, perché per lasciare il centro bisogna essere motivati.
Secondo me la Pizza, quella buona davvero, si mangia al Cardamomo. Lo penso e lo dico da anni ormai e non ho ancora cambiato idea. L’ambiente, apparentemente semplice, è curato e accurato. E non aggiungo altro, se non che per assaggiarla dovete andare qui. I: ♦ B: ♥
Se siete amanti della cucina giapponese, invece, vi basta lasciare alle spalle Via Garibaldi, proseguire su Via Tolomeo Gallio fino al semaforo per trovare I Sushi. Ottima qualità e varietà, anche da asporto. I: ♥ B: ♥
E da Via Tolomeo Gallio si arriva in Via Borgo Vico, nel cui nome trova casa una lunga storia, e che non è solo la parte nuova, quella trafficata che costeggia le ville neoclassiche che si possono ammirare con maggiore tranquillità percorrendo a piedi la Passeggiata Villa Olmo, eh. C’è anche la Via Borgo Vico vecchia. Questo tratto, rimasto un po’ isolato, fuori dal tempo e dalle rotte turistiche, conserva un certo fascino e ora sembra essere oggetto di interessanti idee. A me ricorda un po’ alcune vie milanesi che sono rifiorite dopo essere state rese pedonali, quindi le auguro lo stesso futuro. E proprio in questo breve tratto caratterizzato da una forte identità ci sono diversi locali e botteghe interessanti. Il mio posto preferito è il Bistrot Figli dei Fiori. Io ci tornerei tutti i giorni solo per mangiare la Miascia, un dolce tipico locale, non troppo zuccherino, a base di pane e frutta secca. Questo bistrot fiorito lo consiglio per pranzo, offre un menù per pranzi di lavoro decisamente gustoso e di qualità, o per una cena in un luogo ricercato, ma informale al punto giusto, estremamente gradevole e internazionale. Andate anche solo per farci un giro. È molto bello! I: ♥ B: ♥
Per una serata in cui volete sentirvi vacanzieri chic e speciali, in cui avete voglia di andare all’estero ma non potete, sempre in Via Borgo Vico, ma in quella nuova, al n° 241, c’è l’Hotel Hilton con ben tre bar e ristoranti al suo interno che possono accontentare un po’ tutti. Io, con mio marito e nostra figlia, ci sono andata per vedere la luna rossa da una terrazza e abbiamo cenato al Taffetà al piano terra, quello con il menù più semplice, economico e adatto anche ai bambini e poi siamo saliti in terrazza. Questo Hotel è vicinissimo a Villa Olmo . I: ♥ B: ♥ P: ♥
E infine, proprio ai confini della città, in Località Lora, a lambire l’estremità Sud-Est del Parco Spina Verde, l’ultimo locale che consiglio è il Crotto del Sergente. Un’antica osteria che si è da poco aggiudicata il titolo di miglior ristorante di pesce di lago nella trasmissione televisiva di Alessandro Borghese. E il pesce di lago qui è davvero trattato con sapienza e fantasia. Gli ingredienti utilizzati sono legati alla stagionalità e al territorio. I: ♥ B: ♥ P: ♥ Fa parte del circuito Slowcooking e insieme ad altri 57 ristoranti sarà protagonista della rassegna gastronomica Gastrolario, dal 1 al 31 ottobre 2018. E qui di ristoranti ce ne sono davvero molti da provare, per tutti i gusti e per tutti i prezzi.
Direi che a questo punto mi posso fermare. Per ora.
*Informazioni sull’accessibilità per persone con disabilità motoria:
Ingresso: Accessibile = I: ♥ Accessibile con un gradino = I: ♦ Non accessibile = I: ♠
Bagno: Accessibile = B: ♥ Accessibile con un gradino = B: ♦ Non accessibile = B: ♠
Parcheggio: Accessibile = P: ♥ Non accessibile = P: ♠